lunedì 11 maggio 2009

Psicologia: "la terra di nessuno".

"Abbiamo potuto esportare in terre lontane la nostra povertà, la nostra disoccupazione, i nostri prodotti scaduti o non più permessi. Abbiamo potuto colonizzare e impoverire altri popoli e altri paesi per diventare più ricchi e più potenti. Ma oggi non ci sono più "terre di nessuno": i rifiuti che gettiamo al di là del muro ci verranno presto o tardi ributtati nel nostro giardino. Non ci sono più terre lontane: i paesi dove avevamo esportato povertà ed ignoranza stanno premendo alle nostre frontiere e invadono già le nostre coste, le nostre città e la nostra economia. Non ci sono più paesi-tampone, popoli-tampone, classi-tampone, età-tampone: l'impoverimento altrui presto o tardi porterà anche noi alla povertà."
Tratto dalla dispensa: Per un Approccio Psico-Culturale alla Formazione, di Alberto Munari .

2 commenti:

  1. Hai avuto qualche esperienza di formazione/educazione con degli immigrati?
    Sarei curioso di sentire qual'è staao la tua prima impressione e la loro su questi temi.

    ---prof. Petrucco

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  2. Buon pomeriggio Prof Petrucco...non ho avuto esperienze di questo tipo, non essendo "formatore". Le notizie recenti di cronaca hanno attualizzato quanto ho letto in Psicologia...quello che sembrava lontano e diverso è ormai globalizzato!
    Un arrivederci a presto.
    Anna.

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