"Si chiede in genere ai minori immigrati di adattarsi in fretta e di trovare il proprio posto all'interno di riferimenti, regole esplicite o implicite, routine quotidiane comuni e sedimentate. Si chiede loro di apprendere rapidamente l'italiano e di esprimere, attraverso le nuove parole, pensieri, eventi, concetti, riflessioni. Da parte loro, la maggioranza dei bambini cerca di attivare tutte le risorse possibili per rispondere a queste pressioni, per appartenere al luogo e al gruppo nei quali si trovano catapultati all'improvviso. Leaspettative familiari e della scuola premono affinchè la fase di adattamento sia veloce, ridotta nel tempo, autogestita e il periodo di disorientamento sia silenzioso e invisibile!"